Gli ultimi interventi legislativi in materia di diritto di famiglia garantiscono il superiore interesse della persona. Dall’unione del diritto ad ascoltare e il diritto a essere ascoltati dipendono la crescita e la formazione dell’individuo, indispensabili per garantire il diritto costituzionale al pieno sviluppo della persona umana. Questi diritti vanno garantiti a partire dai primi anni di vita, come previsto dalla Convenzione ONU dei Diritti per l’Infanzia e l’Adolescenza. I Care Leavers chiedono più ascolto da parte degli adulti e da qui parte il progetto Rockability, dalla possibilità di far sentire forte la voce di ragazze e ragazzi che hanno molto da apprendere, ma anche molto da dirci. Ragazze e ragazzi che devono essere protagonisti della propria vita e delle comunità territoriali in cui vivono.
L’uscita dalla comunità, per andare dove? Nelle varie esperienze di comunità e nei racconti dei neomaggiorenni il momento dell’uscita è vissuto come fase critica. Si va, infatti, ad interrompere, in modo più o meno drastico, un percorso di protezione e tutela non più garantito. Salto nel vuoto, prove di volo, confronto con la realtà, liberazione: al di là di come la si definisca, l’uscita resta comunque una fase di passaggio nel ciclo vitale dei giovani accolti. Può risultare ancor più delicata se non viene considerata parte integrante e significativa fin dal primo giorno di accoglienza in comunità. Nei progetti e nella pratica educativa si è soliti partire dal “qui e ora”, da quanto cioè di “straordinario” ci regala il quotidiano: una ricchezza di relazioni e contenuti, di sogni e paure, sfiducia, ma anche aspettative e speranze future in cui sono coinvolti tutti gli abitanti della comunità, nessuno escluso. “Qui e ora” quindi è l’orientamento metodologico di ogni educatore impegnato a sostenere e accompagnare la crescita dei giovani accolti, il fulcro dell’intervento educativo. Queste parole, però, nella pratica educativa hanno bisogno di progettualità e prospettive future: i ragazzi devono immaginare un dopo, un oltre la comunità, un altrove che potrebbe significare un’autentica uscita dai percorsi istituzionali.
Il Co-Housing, un cammino di incontro e ascolto. Tra le esperienze educative dedicate ai Care Leavers, proposte a Roccaporena dai Co-Housing di Rockability, una delle più significative è quella legata ai cammini. Camminare è aprirsi al mondo, a un nuovo modo di vedere, lento e profondo, è porsi in ascolto dei suoni che spesso non percepiamo perché distratti dai rumori artificiali, è inseguire gli spazi, le forme, i desideri. Camminare è il modo più naturale per sentirsi bene, per percepirsi come corpo, pensiero, emozioni, per generare esperienze emotivamente dense e apprendimenti che resteranno a lungo nella mente e nel cuore. Camminando si porge diversa attenzione agli spazi, si anima tutti insieme ciò che ci circonda senza dare nulla per scontato, si osserva e riconosce l’impronta che ognuno lascia dietro di sé attraverso l’azione, la parola condivisa e si crea un benessere e uno stimolo per cercare altri angoli di spazio non ancora scoperti e toccati. In questi momenti si muove tra i partecipanti una gratificazione naturale, ci si ritrova nei cicli della natura e in essi si scopre qualcosa che ci appartiene profondamente. Sudando, scalando, scendendo, posandosi su una pietra, stendendosi su un letto di foglie secche a guardare il cielo. Tutti insieme, nessuno escluso. Coi sensi scoperti, in cerca di senso. Ragazze e ragazzi che attraversano momenti difficili e cruciali della propria esistenza insieme al gruppo dei curanti, degli educatori, delle guide ambientali ed escursionistiche. In un mescolarsi di vite che tutto scompagina e a ognuno offre cura e accudimento. Occasioni per mostrarsi, dirsi, essere. Camminare per prendersi cura di sé, degli altri che camminano insieme a noi, di tutte le forme di vita che si incontrano nel nostro andare. E’ questa parte della sperimentazione che abbiamo avviato: un approccio all’educazione, alla cittadinanza e alla cura, in un contesto che offre cornici e contenuti di senso, ricerca, accoglienza, inclusione, un prendersi cura degli altri e dei contesti di vita a ogni livello.
Di Veronica Rita Miarelli, Albano Grilli, Giannermete Romani
Sullo stesso argomento puoi leggere anche:
I Co-Housing di Roccaporena: una comunità diffusa per neomaggiorenni
Co-Housing: far emergere e valorizzare talenti e nuove abilità
Sui sentieri del Co-Housing: fra scoperta e voglia di futuro
Rokcability Hub, Agenda 2030, Comunità Diffusa