Lo scorso 30 settembre, nella sala da pranzo dell’Opera di Santa Rita a Roccaporena, abbiamo vissuto un’esperienza davvero bella, piena di emozioni, significati e amicizia!
Insieme ad oltre ottanta persone, tutte provenienti dal territorio di Cascia e da altri vicini, abbiamo condiviso una “Cena di comunità“, un evento eco-sostenibile con il quale abbiamo festeggiato la fine del progetto Rockability descrivendo gli esiti più importanti di questi tre anni di cammino e tracciando al contempo i principali slanci futuri, quelle traiettorie rigenerative che ci guideranno nel costruire ancora insieme Bene Comune.
UN EVENTO ECO-SOSTENIBILE
La Cena di comunità non è stato però solo un appuntamento conviviale. E’ stata una festa dai tanti significati, tutti belli e profondi. E’ stata un evento eco-sostenibile, certamente, ma è stata soprattutto la festa finale di Rockability, uno dei momenti in cui il territorio si è stretto intorno al progetto abbracciandone gli esiti e condividendone le traiettorie future che parlano di:
Comunità diffusa, Care Leavers e giovani adulti;
Turismo sostenibile e Parco Culturale Ecclesiale;
Roccaporena Borgo Circolare;
Falegnameria sociale.
PAROLE GENERATIVE DI BENE COMUNE
Ed è per questo che chi ha preso la parola ha saputo intrecciare nel clima di festa anche elementi importanti di costruzione rigenerativa sui cui continueremo, tutti insieme, a lavorare!
Don Sem Fioretti, Vicario generale dell’Archidiocesi di Spoleto Norcia: “In questi tempi, circondati da segni negativi, il segno del progetto di un nuovo centro educativo è un segno di continuità, un segno di novità, dello spirito di speranza, affinché l’opera di chi ci ha preceduto possa avere il sapore del futuro”.
Silvia Quaranta, Presidente della Coop. Sociale Partes e Coordinatrice Rockability: “Il nostro è stato un progetto sperimentale e di esplorazione non solo per i ragazzi ma soprattutto per la comunità di Roccaporena, di Cascia e quella comunità di riferimento allargata che si è messa in gioco in questi tre anni. La nostra proposta ved
e i ragazzi coinvolti e protagonisti insieme alla comunità in un continuo processo di crescita. Per questo parliamo di ecosostenibilità, di turismo lento, di economia circolare, di falegnameria sociale. Abbiamo introdotto temi nuovi e parole nuove e iniziato un percorso di grande scoperta”.
Marco Emili, Vicesindaco di Cascia: “E’ la comunità, forte della sua memoria di ciò che è stato fatto nel tempo a Roccaporena, anche all’interno di questi locali, che ancora oggi deve cercare di dare una casa e dei valori a chi ne ha bisogno”.
Patrizia Arbato, Direttrice Ufficio servizio sociale per i minorenni dell’Umbria: “Il mio sguardo all’interno di questa comunità con la quale mi sono “mescolata” è di una comunità portatrice di una grande memoria, una comunità che ha preso parte ed è stata partecipe fondamentale nella vita dell’orfanotrofio prima e del collegio poi. Questa comunità con la sua memoria può aiutare a traghettare da quello che è stata, con il collegio, a quello che sarà con nuovo centro educativo”.
Alessio Atzori, Care Leaver: “Ho scelto di trasferirmi a Roccaporena per un anno perché sento in questo luogo di essere accolto come i genitori accolgono un figlio”.
Giannermete Romani, Educatore e Guida ambientale: “Questa cena ci regala due parole: “misticanza”, come quelle erbe miste che abbiamo mangiato. Misticanza=mistico+mescolanza, cioè accogliere tutti nella diversità mescolandoci con gli altri, accettando le differenze come un valore che a Roccaporena possono avere la loro particolare e significativa strada. L’altra parola è “sacrificio”. Sacrificio=”fare il sacro”, ogni giorno ognuno a modo proprio, nel rispetto della ricerca di ognuno, è cosa preziosa”.
La strada che abbiamo fatto è tanta, ma quella che ci attende è ancora più lunga e piena di luce!!!
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