Le sfide della partecipazione pubblica in Italia: politiche e pratiche a confronto

Rockability non si ferma più!
Dopo essere approdato alla Biennale di Architettura di Venezia – Comunità resilienti, al Convegno internazionale “Progettare comunità” di Trento promosso dal Centro Studi Erickson e alla XIX International Exhibition of Sacred Art di Vicenza, il nostro progetto di rigenerazione e sviluppo del territorio è approdato a Firenze!
Durante l’evento “Le sfide della partecipazione pubblica: politiche e pratiche a confronto“, promosso da AIP2 – Associazione Italiana per la partecipazione pubblica e dalle Regioni Emilia Romagna, Toscana e Puglia, il nostro Alfonso Raus è intervenuto per porre all’attenzione delle altre esperienze d’Italia i significati, i risultati e le principali derivazioni del nostro percorso avviato a Cascia e Roccaporena nel 2019.
“Rockability promuove a Roccaporena di Cascia – si legge nella pubblicazione ufficiale dell’evento – uno spazio attivo di relazione e azione per favorire e attuare un programma di trasformazione e rigenerazione dell’area e fornire contributi allo sviluppo del territorio a partire dai suoi elementi identitari.
Il progetto prende in considerazione e connette alcune aree tematiche: il welfare territoriale per lo sviluppo di una comunità accogliente ed educante nella presa in carico delle fragilità sociali (in particolare quelle legate ai minori),  la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e naturalistico, la diffusione di pratiche di turismo responsabile, sostenibile e accessibile; la qualità della vita e dell’ambiente, le opportunità per i giovani.
Rockability intende legittimare e promuovere una progressiva Comunità di Riferimento non solo a livello locale, composta anche da risorse umane e competenze sia regionali che di altri territori, per collocare le proprie attività, iniziative, aspirazioni individuali, idee in una dimensione di progettualità e di intervento comune, al fine di determinare nuove possibilità di azione e nuove opportunità.

Rockability ha identificato due dispositivi principali per caratterizzare la sua modalità di intervento al fine di favorire una espressione processuale, adattiva e generativa:

Il Community Meeting: luogo di sperimentazione di una comunità di riferimento intesa come “bacino” dinamico di soggettività, risorse e responsabilità; spazio di relazione e azione inteso come processo “istituente”, non preordinato, che si sta dotando di modalità per autodefinirsi, identificare opportunità e soluzioni, adottare dinamiche relazionali interne-esterne al territorio.

I Community Lab: dimensione organizzativa e di sviluppo del percorso di analisi e co-progettazione, contesto collaborativo e di confronto attivo che sta configurando i laboratori come attori sociali che assumono una varietà di forme e modalità: workshop, approfondimenti per sotto-gruppi, analisi individuali, confronto collettivo, azioni di prossimità nel territorio, sperimentazione, processi di feedback e di riflessività.

A supporto dello sviluppo complessivo del progetto e dei due dispositivi agiscono i gruppi tecnici sulle aree tematiche (sistema di indicatori di processo, impatto, sviluppo locale partecipato – sostenibilità economica/fundraising – strategie area minori/giovani – creazione della start up e distretto digitale)”.

Continuiamo a costruire futuro: Cascia c’è!
Agenda 2030 | Partecipazione
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