Si può fare Festival: a Cascia l’evento del bene comune!

I quattro giorni del “Festival Si può fare”, dal 23 al 26 settembre, sono stati il momento più intenso del progetto “Si può fare” che ha dato la possibilità ai giovani di Cascia, tra i 16 e i 30 anni, di poter sviluppare e concretizzare una propria idea per il territorio. Il progetto, proposto da Cantiere Giovani, è presente in quattordici città italiane, ognuna rappresentante una regione. In Umbria è stato accolto dall’Associazione Opera Segno dell’Alta Marroggia e ha messo a disposizione fino a 12.000 Euro per regione per la realizzazione delle proposte che sarebbero arrivate dai ragazzi e dalle ragazze.

 

Dalle idee di “Si può fare” al progetto integrazione nel percorso di Rockability

Dopo un primo periodo di pubblicizzazione, diffusione del progetto e di ricerca di giovani interessati, abbiamo effettuato una serie di incontri on-line per condividere le prime idee cercando di integrarle all’interno del percorso di sviluppo del progetto Rockability. Nel bando infatti era suggerita la possibilità di intrecciare le proposte con altri progetti già presenti sul territorio. Questo ha permesso di ampliare il campo di azione del festival e di rafforzare entrambi i progetti seguendo la linea della condivisione.

Non sono mancate le difficoltà dovute soprattutto alla situazione pandemica che hanno reso a volte difficile il confronto. Delle otto idee progettuali inizialmente presentate quattro sono state finanziate e durante la stagione estiva si è quindi cercato di integrarle in un evento unico che potesse valorizzare anche la rete dei rapporti già costruiti attraverso il progetto Rockability, così è nata l’idea del “Festival Si può fare”.

 

Cosa è stato realizzato

Il 5 agosto, come evento esterno al Festival, è stata organizzata una “Serata osservazione del cielo notturno” con Maurizio Caseli, esperto di astronomia e appassionato narratore dei miti greci e romani legati agli astri. Durante la serata, il maestro di musica e danze popolari, Maurizio Gilotti ha suonato fisarmonica e chitarra e ha animato con balli popolari, mentre Giannermete Romani ha letto alunni brani di narrativa e poesie.

Il giorno 23 settembre, proseguendo la collaborazione dell’anno precedente con l’Istituto Omnicomprensivo “Beato Simone Fidati” di Cascia, i ragazzi e le ragazze della 1° media, accompagnati da alcuni insegnanti, dallo staff del progetto “Si può fare” e dalla guida escursionistica (AIGAE) Giannermete Romani, hanno partecipato all’escursione “Incontri e legami attraverso il territorio”. L’esperienza proposta è stata quella del cammino inteso come strumento di scoperta e comprensione di se stessi e del territorio. L’attraversamento del territorio naturalistico in cui si vive costituisce un passo necessario in un percorso di crescita e di cittadinanza attiva, e può essere di supporto allo stimolo di relazioni significative dei gruppi classe coinvolti, in particolare nella fase di avvio dell’anno scolastico. Non c’è crescita, non c’è consapevolezza, non c’è identità se il corpo non vive fisicamente l’ambiente, come non c’è sguardo verso il futuro senza il paesaggio.

Sempre il 23 e 24 settembre i ragazzi e le ragazze del 1° Liceo Scientifico e del 1° IPSIA di Cascia hanno avuto la possibilità di partecipare, con i loro insegnanti, a due laboratori. Il primo tenutosi presso il Centro Polivalente “Don Sante Quintiliani” dal titolo “L’ambiente che vorrei”, è stato condotto dalla dott.ssa Camilla Sbicca (dottoranda in master giurisprudenza). Utilizzando la metodologia didattica del confronto a squadre (debate), sono state trattate tematiche inerenti i principi di legalità, cittadinanza attiva, cittadinanza digitale, sostenibilità ambientale, diritto alla salute e benessere della persona mediante un’esperienza di didattica innovativa volta alla costruzione di un sapere critico dei partecipanti. Tali tematiche sono state messe in relazione con i principi contenuti nella Carta costituzionale al fine di favorire la partecipazione attiva degli studenti e porre in essere esperienze che possano coinvolgerli in prima persona.

Il 24 settembre gli stessi studenti hanno partecipato al laboratorio “Pandemia e futuro: coltivare resilienza”, tenuto dalla dott.ssa Rachele Graziani dell’associazione Scintille.it. La finalità dell’incontro è stata quella di offrire ai giovani un contesto libero, in cui riflettere assieme sull’impatto della pandemia nella vita personale e scolastica e sui possibili percorsi di sviluppo individuali e di gruppo per affrontare in modo resiliente le sfide poste dalla situazione attuale. Con la logica dell’apprendimento cooperativo sono stati trattati temi inerenti alla resilienza e alla sua importanza, all’autoconsapevolezza emotiva, ai desideri, obiettivi e progetti sostenibili cercando di aumentare la consapevolezza del proprio benessere psicofisico e la necessità di sviluppare abilità (skills) che aiutano nell’affrontare con resilienza gli ostacoli che si incontreranno nel proprio percorso di vita.

Sempre venerdì 24 settembre, a Roccaporena di Cascia, nel pomeriggio, si è tenuto il laboratorio (workshop) “Ricercare l’ascolto e improvvisare liberamente” incentrato sulle pratiche di improvvisazione musicale, dell’ascolto e della comunicazione empatica. Paolo Montella con i suoi colleghi musicisti dell’ Ex Asilo Filangieri di Napoli hanno condotto il workshop stimolando e promuovendo l’incontro all’insegna dell’interdipendenza tra se stessi e i componenti della Corale Santa Rita (guidata da Rita Narducci), alcuni organettisti locali (Enrico Palombi e Tiberio Boccanera) e compositori (Michael Moscoloni). L’esperimento ha suscitato entusiasmo ed interesse tra partecipanti in quanto proposta innovativa, sia perché ha favorito scambio e rapporti di stretta connessione tra musicisti e musiciste di varie aree geografiche e di stili differenti.

Sabato 25 settembre, in piazza G. Garibaldi a Cascia, a partire dalle 20:30, si è tenuto il concerto “Liberi di improvvisare”. La Corale Santa Rita ha interpretato brani di canti della tradizione popolare dal nord al sud d’Italia, Enrico Palombi e Tiberio Boccanera con organetto e tamburello hanno proposto un’interpretazione del “saltarello”, la band Fanali ha sonorizzato dal vivo le immagini del film “L’uomo con la macchina da presa” di Dziga Vertov. Tutti questi artisti inoltre hanno proposto un’originale improvvisazione musicale frutto del lavoro del workshop del giorno precedente generando suoni e armonie uniche e originali. La proposta musicale è stata sicuramente una novità nel panorama delle serate musicali casciane e si è potuta organizzare grazie anche al prezioso contributo della Proloco Cascia-Roccaporena.

L’evento conclusivo del primo “Si può fare Festival” di Cascia è stata la passeggiata cicloturistica in mountain bike, gratuita e non competitiva.

Domenica 26 settembre mattina, i partecipanti hanno affrontato, insieme a Luca Giampiccolo, guida cicloturistiche certificate (FCI) e a Elias Ligi, ex corridore ciclistico, oggi assistente tecnico delle e-bike di Rockability, un percorso ad anello particolarmente suggestivo disegnato insieme a Claudio Nicolussi, grande conoscitore della sentieristica della zona. Il percorso ha attraversato alcune delle zone più belle del territorio Casciano. Partendo da Piazzale San Francesco ci si è diretti in direzione sud-est alla volta delle frazioni di Maltignano, Tazzo (foresta), Colmodino e Manigi. Si è proseguito verso nord, percorrendo l’altopiano di Avendita circondati da un lato dai bellissimi panorami della catena dei monti Sibillini e dall’altro della valle di Cascia. La passeggiata è continuata attraverso le frazioni di Avendita, Aliena, Agriano e Colforcella. In tutto circa 40 km all’insegna dello sport e delle meravigliose bellezze naturalistiche.

 

Ma non proprio tutto è terminato

Il “Si può fare Festival” ha un evento fuori Festival, un appuntamento con gli artigiani auto-costruttori di “Frange mobili”, un’associazione di architetti, artigiani e designer che hanno già collaborato con il progetto Rockability per la reazione di alcuni arredi in legno della casa che accoglierà e che ha già accolto a Roccaporena alcuni care leavers (ragazzi che escono dal sistema di accoglienza di “case famiglia” e famiglie affidatarie). Durante la prima metà di novembre 2021 verrà fatto un intervento di autocostruzione per generare alcuni arredi utili sia per il Centro polivalente “Don Sante Quintiliani”, sia per le sale polivalenti a disposizione della comunità a Roccaporena. Già da ora i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al progetto “Si può fare” invitano altri giovani e adulti della comunità Casciana a partecipare a questo evento di aggregazione e manualità in modo tale che ciò che sarà costruito potrà essere l’espressione della partecipazione di quanti più cittadini possibile.

Continuate a seguire la pagina Facebook di “Si può fare” per gli aggiornamenti su date e orari del laboratorio.

 

E’ auspicabile che il progetto “Si può fare” possa essere riproposto il prossimo anno. Noi speriamo di poter allargare ancora di più questa bella esperienza con altri ragazzi e ragazze e altri eventi.

 

“Incrociando conoscenze, sollecitando incontri, sperimentando approcci inediti si possono generare esperienze virtuose che regalano emozioni, apportano conoscenze nuove e arricchiscono cuore e intelletto.”

 

Ringraziamenti

Ringraziamo tutti coloro, ragazze, ragazzi e adulti che hanno preso parte in vari modi come partecipanti a questa bellissima esperienza progettuale con idee, confronti, stimoli, dubbi e voglia di esserci: Eugenio, Rita, Cristiano, Vairo, Vanessa, Andrea, Valerio, Patrizio, Elisa, Niccolò, Lucia, Matteo, Patrizio, Riccardo e Federico, Isabella, Camilla, Federico, Chiara, Irene, Francesca, Gino, Letizia e Marianna.

Inoltre ringraziamo

Egidia Patito presidente dell’Opera Segna dell’Alta Marroggia che ha voluto e sostenuto il progetto “Si può fare”, il Comune di Cascia che ha patrocinato progetto e il festival, La Proloco di Cascia-Roccaporena (e il suo presidente Marco Emili) per il prezioso supporto tecnico e amministrativo nell’organizzazione del concerto “Liberi di improvvisare” del 25/9 e per la messa a disposizione delle copie del libro “Chiesa e convento di Sant’Agostino a Cascia” di O. Sabatini, la prof.ssa Roberta Aniello, dirigente dell’’Istituto Omnicomprensivo “Beato Simone Fidati di Cascia che mai si risparmia quando c’è da costruire e ampliare la comunità educante Casciana, Padre Luciano De Michieli (rettore della Basilica di Santa Rita) e Suor Maria Laura (dell’ordine delle Carmelitane scalze di Tolentino) per l’appassionata accoglienza nella chiesa di Sant’Agostino, Don Canzio Scarabottini e l’Opera di Santa Rita di Roccaporena per l’ospitalità, la dott.ssa Camilla Sbicca per il laboratorio “L’ambiente che vorrei”, Giannermete Romani guida escursionistica A.I.G.A.E. e la prof.ssa Maria Emili per la cura e la passione nell’organizzazione dell’escursione con i ragazzi e ragazze della 1° media, la dott.ssa Rachele Graziani dell’associazione Scintille.it per il laboratorio “Pandemia e futuro: coltivare resilienza”, i musicisti Paolo Montella, Valentina Ciniglio, Guido Molea e Giuseppe di Taranto dell’Ex Asilo Filangieri di Napoli per il prezioso workshop “Ricercare l’ascolto e improvvisare liberamente” e per l’organizzazione tecnica ed esecutiva del concerto “Liberi di improvvisare”, la band Fanali per l’esibizione musicale dal vivo, il compositore Michael Moscoloni per la grande disponibilità, tutti i componenti della Corale Santa Rita (in particolare la sua presidente Cinzia Di Pasquale e la sua direttrice Rita Narducci), gli organettisti Enrico Palombi e Tiberio Boccanera, Claudio Nicolussi per la rilevazione del tracciato e la guida per l’escursione in mountain-bike, Luca Giampiccolo (guida ufficiale mountain-bike associata alla FCI), Elias Ligi per l’assistenza tecnica per le mountain-bike a pedalata assistita messe a disposizione da Rockability.

Lo staff di progetto Andrea Trevisi, Alfonso Raus, Veronica Rita Miarelli, Daniele Ciri e le preziosissime collaborazioni di Daniela Lucarini, Silvia Quaranta, Susanna Biancifiori, Yusuf Dibbassy ed Alessio Atzori.

Grazie

 

 

A cura di Andrea Trevisi


 

 

 

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